Guido Vancini e Cento, un binomio indissolubile.
Il 23 febbraio è mancato all’affetto dei suoi cari e di tutta la cittadinanza centese l’Illustrissimo Professore Guido Vancini, socio fondatore e presidente in carica della nostra associazione Famiglia Centese.
Aveva fondato nel 1965 assieme ad altri cittadini centesi la società no profit “Famè Zenteisa” , motivato da vari obiettivi, uno di questi era quello di tenere vivo il ricordo di centesi illustri e di onorare i concittadini che in qualunque settore avessero raggiunto posizioni di alto prestigio.
Che oggi e sempre sia anche Suo questo tributo!
Nacque a Cento il 19 giugno 1923 da Emilia Mandrioli e Giovanni Vancini e, tranne alcuni anni vissuti per esigenze di lavoro a S.Biagio di Argenta, ha sempre vissuto qui, in C.so Guercino 17.
Si diplomò all’istituto tecnico agrario di Imola e si laureò in scienze agrarie all’università di Bologna nell’anno 1948.
Sposò il 23 aprile 1952 Jole Oppi, sua fedele compagna di vita e dalla loro unione sono nati Massimo, Fiorella, Maurizio ed Emilia.
Jole ebbe un ruolo determinante nella vita del Professore, grazie anche al profondo amore che nutriva per lui e da lui contraccambiato senza riserve.
Guido Vancini fu insegnante di matematica e scienze, vice preside alle scuole medie di Cento, scrittore ( un libro di ricerca sul tartufo, un libro sulla storia di Cento e 3 volumi di scienze), ricercatore storico e giornalista.
La sua passione per il giornalismo determinò nel 1988 la nascita della testata “Famè Zenteisa”, periodico locale centese con cadenza quadrimestrale, di cui lui è sempre stato il direttore responsabile, trattando argomenti di storia, cultura, arte, costume e folclore di Cento.
Chi ha avuto interesse al periodico, non può che essere rimasto affascinato dal Suo modo di proporre eventi storici (sempre legati a Cento), in modo scorrevole, accattivante e mai stancante.
Ci ha fatto apprezzare persone e personaggi del passato e dei tempi odierni, attraverso aneddoti ci ha fatto conoscere le tradizioni centesi, ci ha fatto comprendere quanto Cento, al centro dei tre capoluoghi di provincia Ferrara, Modena e Bologna, abbia sempre avuto un ruolo importante nella vita sociale, politica ed economica dell’Emilia.
Questi suoi interessi culturali gli hanno consentito di conoscere illustri politici come Ugo La Malfa e Giovanni Spadolini, l’attore Aldo Fabrizi, il regista Florestano Vancini, il presentatore e giornalista Enzo Tortora. Collaborò con La Nuova Ferrara ed il Resto del Carlino, nel 2009 gli fu consegnato il premio per il miglior giornale locale dal giornalista Massimo Giletti, nel 2011 ottenne un premio dalla Camera di Commercio di Ferrara. Massimi riconoscimenti negli ultimi anni di vita anche dal Lions Club e dal Rotary di Cento. Nonostante i suoi numerosi impegni trovava il tempo di occuparsi di persone bisognose, con generoso sostegno morale ed economico, sempre autorevole nella vivacità ed irrequietezza del suo carattere, a volte autoritario ma mai prevaricatore.
Amava molto raccontare episodi del suo passato trasmettendone le emozioni, così come quando si lasciava andare al ricordo della liberazione di Cento dal regime nazifascista, avvenuta nella notte fra il 22 ed il 23 aprile 1945 …. “ eravamo tutti chiusi nelle proprie case per timore di rappresaglie tedesche, un sommesso passa parola della situazione all’esterno attraverso le corti dei giardini interni delle case del centro storico, sino a quando Don Zanandrea confermò che dal campanile di San Biagio aveva avvistato le forze armate americane entrare in Cento, allora tutti ci riversammo nelle strade, abbracciandoci e festeggiando insieme l’agognata liberazione e l’avanzare dei soldati americani! ”.
Tanto deve Cento al Professore e nel Suo ricordo si dovrà perpetuare da parte dei suoi concittadini l’impegno di TENERE VIVE LE MEMORIE STORICHE, DIFENDERE I VALORI ARTISTICI ED URBANISTICI DELLA CITTA’ DI CENTO (dallo statuto della società Famè Zenteisa).
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